Variazioni di bilancio. Lupo: manovra iniqua che penalizza i siciliani più deboli

“Il governo ha presentato una manovra di variazione di bilancio a cui manca un fondamentale principio di equità e di giustizia sociale e che taglia previsioni di spesa fondamentali in maniera scriteriata, anche in violazione delle ordinarie procedure parlamentari”. Lo ha detto il capogruppo Pd Giuseppe Lupo incontrando i giornalisti stamattina all’Ars.
“ E’ una manovra iniqua che non tiene in alcun conto le richieste dei sindaci dei Comuni in dissesto e predissesto di creare un fondo che consenta loro di prestare i servizi essenziali ai cittadini, definanzia il reddito di inclusione per le fasce più deboli della popolazione, taglia il fondo per i progetti individuali per i disabili, abolisce il finanziamento per le consulte giovanili, dirotta altrove le somme, che il Governo non è stato capace di spendere, per l’attivazione dei Tribunali di Mistretta, Nicosia e Modica, riduce notevolmente le risorse destinate alle Ipab per il pagamento degli stipendi, taglia addirittura i fondi per i farmaci innovativi e prevede somme ancora insufficienti per i consorzi di Bonifica, soprattutto quello di Ragusa. Il governo Musumeci – aggiunge Lupo – dimostra ancora una volta di non essere in grado di governare la Sicilia e soprattutto di non aver alcun rispetto per Parlamento e per le leggi che approva. E’ inaccettabile che il presidente Musumeci , che ha scaricato sui sindaci responsabilità enormi in materia di smaltimento dei rifiuti dimentichi di applicare una norma che destinava risorse ai Comuni virtuosi che superano la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata e che contavano su queste somme per chiudere i bilanci ed allontanare lo spettro del dissesto. Così come paradossale – prosegue – appare l’annuncio di una legge sul diritto allo studio mentre i Comuni non dispongono i fondi per il trasporto degli studenti pendolari. Se il Governo non cambia impostazione ci opporremo fermamente sia in commissione che in Aula e chiederemo al presidente Musumeci – conclude il parlamentare PD – di ritirarlo e tornare a discutere in Commissione la stesura di una manovra equa per tutti i siciliani”.