Sicilia; riforma enti locali. Cracolici: la ‘specialità’ non è più un privilegio

“Con questa legge mettiamo un tassello che avvicina la Sicilia al resto d’Italia: la ‘specialità’ adesso è ‘normalità’, non è più un privilegio”.Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, a proposito del ddl di riforma degli enti locali.

 

“Voto in maniera convinta questa legge – ha proseguito – che è arrivata in Aula dopo essere stata approvata ad unanimità in commissione: non è la legge che avrei voluto in tutto e per tutto, abbiamo accettato compromessi ragionevoli, alla fine siamo di fronte ad un testo completo e coerente”.

 

“Voglio solo ricordare – ha aggiunto Cracolici – che questa legge segue l’approvazione di norme da parte di quest’aula che adeguano le indennità dei parlamentari regionali ai consiglieri regionali del resto del Paese. Stiamo portando avanti un percorso coerente di tagli alla spesa e razionalizzazione degli enti locali e di governo: oggi abbiamo messo un altro tassello alla modernizzazione della Sicilia”.

 

Cracolici ha poi ricordato alcuni ‘numeri’ di questa riforma: “si tagliano circa 1.300 consiglieri comunali in Sicilia sui circa 6.200 attuali; si tagliano 500 assessori fra piccoli e grandi comuni; si riducono 102 consiglieri di Circoscrizione a Palermo Catania e Messina, si cancellano i consigli di Circoscrizione che, se pur a titolo gratuito, sarebbero potuti essere costituiti negli altri comuni siciliani: è una riforma seria e importante – ha concluso – bastano queste cifre per capire che le critiche a questa legge sono stucchevoli e strumentali”.