Agricoltura; sentenza ”stop-bio”. Cracolici e Laccoto: ”lavoriamo ad una soluzione”

“Non apriamo l’ombrello prima che piova. Sgombriamo il campo da ogni dubbio: sui contributi del PSR per il biologico non c’è nessuna procedura di restituzione delle somme già erogate, ma deve essere individuata una soluzione per sbloccare i fondi del 2015  che invece sono statti congelati”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Antonello Cracolici, intervenendo in audizione in commissione Attività Produttive all’Ars in merito alla vicenda legata alla sentenza del Tar che ha annullato l’ultima graduatoria del PSR sul biologico, a seguito di un ricorso presentato da un gruppo di aziende escluse.

 

La riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di agricoltori e allevatori, è stata voluta dal presidente della commissione, Giuseppe Laccoto: "Siamo qui per guardare avanti e per trovare una soluzione, non per recriminare. Per quel che ci riguarda – ha detto – lavoriamo affinchè si possa anche arrivare ad una mediazione fra le parti interessate". 

 

la parola è poi tornata all'assessore Cracolici: “L’amministrazione si tutelerà in tutte le sedi per evitare che si crei un danno agli agricoltori siciliani oltre che un colpo al cuore del ‘bio’, che oggi è un grande successo per la Sicila, la prima regione in Europa per estensione territoriale di coltivazione biologica, con i suoi circa 250.000 ettari. Nel nuovo PSR – ha aggiunto Cracolici – che da febbraio diverrà operativo, si prevede una ulteriore estensione di 50.000 ettari di biologico”.

 

“Faremo di tutto – ha concluso l'assessore – per garantire i diritti di coloro che hanno ottenuto i contributi – ha proseguito Cracolici – e lavoreremo per trovare soluzioni anche per chi è stato escluso dal precedente bando. Abbiamo sempre agito nel rispetto delle regole comunitarie. Il nostro obiettivo è quello che è scritto nel PSR: incentivare l’agricoltura biologica in Sicilia”.