Beni Culturali. Cirone: procedere alla stabilizzazione dei catalogatori, norma inapplicata da 10 anni
“A dieci anni dall’approvazione della norma che disponeva la stabilizzazione del personale impegnato nella catalogazione dei beni culturali, la disposizione è rimasta solo sulla carta: si proceda al più presto alla stabilizzazione di questo personale che opera da circa 30 anni per il censimento, l’inventariazione e la catalogazione dei beni culturali in Sicilia”. Lo dice Marika Cirone Di Marco, parlamentare regionale del PD, che ha presentato una interrogazione all’assessore ai Beni Culturali.
Nell’interrogazione la parlamentare ricorda che la stabilizzazione di questo bacino è prevista dalla legge regionale 5/12/2007 n. 24 “in considerazione dell'interesse strategico che l'attività di catalogazione riveste per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali”. La stessa norma ha statuito, inoltre, che nelle more della procedura di stabilizzazione la "Società beni culturali S.p.A.", poi trasformata in SAS, si sarebbe avvalsa del suddetto personale, già in servizio con contratto di diritto privato a tempo determinato per la realizzazione del catalogo unico regionale dei beni culturali.
“Si tratta – aggiunge Cirone Di Marco – di un bacino composto da archeologi, archivisti, architetti, bibliotecari, informatici, fotografi, la maggior parte di loro presta servizio negli uffici periferici dell’assessorato ai Beni culturali per sopperire alle carenze di organico determinatesi a seguito dell’esodo di personale andato in pensione. Nonostante sia trascorso un decennio dalla loro entrata in vigore le norme sulla stabilizzazione sono rimaste lettera morta e per di più a tale personale si nega tuttora il riconoscimento dell’effettivo ruolo rivestito all’interno dell’amministrazione: i catalogatori, infatti, sarebbero esclusi dalla ricognizione che l’amministrazione regionale sta effettuando ai fini della rilevazione dei fabbisogni e della determinazione della pianta organica”.