Agricoltura. Arancio: tutelare produzioni siciliane da “concorrenza sleale” del Nordafrica
“I nostri prodotti agricoli rischiano di essere surclassati dalla concorrenza delle produzioni Nordafricane che non sempre rispettano le stesse indicazioni normative e le stesse direttive sanitarie alle quali devono attenersi gli agricoltori siciliani. Anche alla luce delle recenti proteste dei produttori di Niscemi e Gela, chiedo al governo regionale di attivare tutte le iniziative necessarie presso le competenti autorità dell’UE per tutelare i prodotti siciliani”. Lo dice Giuseppe Arancio, parlamentare regionale del PD, che ha presentato una interrogazione all’Ars rivolta al presidente della Regione ed all’assessore all’Agricoltura.
Arancio fa particolare riferimento alla crisi agricola della provincia di Caltanissetta, dove da alcuni giorni numerosi produttori agricoli di Niscemi e Gela, ma anche di paesi limitrofi, manifestano pacificamente sulla strada statale 117 Gela–Catania contro il costante calo dei prezzi delle loro produzioni agricole.
“Negli ultimi anni – aggiunge Arancio – sono sempre più numerose le produzioni agricole provenienti da paesi del Nordafrica che, anche dopo gli accordi commerciali fra Marocco e Spagna, stanno ‘invadendo’ i nostri mercati. Il rischio è che si determini una sorta di ‘concorrenza sleale’ – prosegue il parlamentare PD – per questo chiediamo al governo regionale di far sentire la voce degli agricoltori siciliani a Bruxelles, per ripristinare condizioni eque nei mercati di riferimento dei nostri produttori”.
Nell’interrogazione Arancio chiede di intervenire per rinegoziare gli accordi fatti in passato che prevedono l’importazione di prodotti agricoli dai paesi predetti, in particolare da tutto il Nord Africa; rivalutare la procedura di applicazione dei dazi doganali, almeno per alcuni mesi l’anno, al fine di proteggere le produzioni ortofrutticole siciliane dalla concorrenza di altri paesi; intensificare le procedure di controllo nei porti al fine di verificare se la merce che arriva rispetti le norme igienico-sanitarie vigenti in Italia; attivare controlli mirati a verificare che i prodotti agricoli che arrivano in Italia dal Nord Africa siano realmente venduti con il marchio della nazione di produzione, per evitare attività illecite di frode alimentare a danno dei consumatori italiani.
“Parallelamente a tutto questo – conclude Arancio – chiediamo al governo regionale un impegno straordinario per promuovere i prodotti agricoli siciliani tramite l’istituzione di un ‘marchio regionale di qualità e sicurezza alimentare’”.