Agricoltura biologica. Alloro: dopo sentanza Tar su contributi 2014, intervenga assessorato

“La recente sentenza del TAR di Palermo, che ha sbloccato le pratiche relative ai contributi finanziari della misura 214 del 2013, rende finalmente giustizia agli oltre duemila imprenditori agricoli, la maggior parte concentrati nella provincia di Enna, che si occupano di agricoltura e zootecnia biologica”. Lo dice il deputato regionale del PD, Mario Alloro: il parlamentare ennese ha seguito con attenzione questa vicenda che riguarda tutti quegli agricoltori ed allevatori che hanno effettuato investimenti nel biologico e che, fino alla sentenza del TAR, hanno rischiato di vedere vanificati i loro sforzi a causa di un errore nellaformazione della graduatoria.

 

“Una sentenza – aggiunge – che si ‘sostituisce’ a chi è rimasto incredibilmente immobile davanti a questa palese stortura, nonostante le denunce e gli appelli provenienti da più parti, non ultimo il parlamento regionale”.

 

“L’intervento del Tar – continua Alloro – è stato determinato dalla scelta compiuta in Sicilia, di stilare una graduatoria unica degli interventi da finanziare, nonostante il bando per accedere ai finanziamenti fosse stato articolato su più azioni, aventi finalità diverse”.

“Nel luglio dello scorso anno – continua il parlamentare regionale del PD – assieme ad altri ventidue parlamentari, avevamo evidenziato questa incresciosa situazione con un’apposita mozione, sottolineando come fosse stata creata una discriminazione fra gli imprenditori, determinando una sorta di concorrenza sleale. Ma, nonostante l’invito rivolto all’assessorato, nulla è stato fatto”.

 

“Sarebbe bastato, infatti, che l’assessorato all’Agricoltura si fosse attivato per finanziare i circa 2.000 progetti riguardanti agricoltura e la zootecnia biologica, rimasti esclusi dal finanziamento relativo al bando agroambiente, misura 214, utilizzando i fondi della nuova programmazione 2014/2020, evitando così che produttori ed allevatori si trovassero costretti ad adire alla giustizia amministrativa per avere riconosciuto un loro diritto”.

 

“Presenterò un’interpellanza – conclude Alloro – per conoscere quali iniziative l’assessorato all’agricoltura intenderà intraprendere alla luce della sentenza del Tar, fiducioso che voglia finalmente prendere atto dell’errore commesso ed evitare di perseverare, esponendo la Regione al rischio di dover rispondere di un’eventuale richiesta di risarcimento dei danni da parte degli agricoltori e degli allevatori”.