Agricoltura sociale, Cracolici presenta un ddl all’Ars: “Offriamo nuove opportunità alla Sicilia”
“È il momento di importare anche in Sicilia il concetto di ‘agricoltura sociale’, cioè quell’insieme di pratiche svolte su un territorio da imprese agricole, cooperative sociali e altre organizzazioni del terzo settore che coniugano l’utilizzo delle risorse agricole con attività sociali finalizzate a generare benefici inclusivi, a favorire percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura, a sostenere l’inserimento sociale e lavorativo delle fasce di popolazione svantaggiate ed a rischio di marginalizzazione”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD e promotore del disegno di legge regionale in materia di “agricoltura sociale” , presentato all’Ars.
“L’agricoltura sociale risponde ai nuovi bisogni degli abitanti delle aree rurali e urbane ed è il frutto di una diversa integrazione del mondo dell’agricoltura con il mondo dei servizi socio-sanitari, educativi, della formazione e del lavoro, della giustizia. Ma per avviare questo tipo di attività – prosegue Cracolici – serve un quadro normativo definito a livello regionale: mi auguro che questo disegno di legge possa trovare la massima condivisione durante l’esame all’Ars, la sua approvazione permetterebbe di aprire nuovi volani di sviluppo socio-economico in un settore che rappresenta una delle principali risorse della nostra regione”.
Il ddl è stato firmato anche da tutti gli altri parlamentari del gruppo PD. I capisaldi delle esperienze di agricoltura sociale sono: la multifunzionalità dell’impresa, la centralità del processo produttivo agricolo, la sostenibilità ambientale, la promozione e la realizzazione dello sviluppo locale, l’inclusione e coesione sociale perseguito attraverso l’integrazione delle politiche agricole e di welfare, l’adozione di percorsi partecipativi dei soggetti interessati, nonché la collaborazione e co-progettazione tra i settori dell’agricoltura, del terzo settore e delle istituzioni pubbliche locali.