Cracolici: caos emergenza Covid in Sicilia nonostante 6.000 assunzioni. Perché gli ospedali da campo? Commissario delegato spieghi quante strutture finanziate sono già in funzione
“Nei mesi scorsi in Sicilia sono state assunte circa 6.000 persone per la gestione dell’emergenza Covid: cosa fanno? Come mai ci sono comunicazioni inviate alle Asp che non vengono neppure lette? E per quel che riguarda le strutture, dal momento che siamo arrivati a dovere allestire ospedali da campo, il commissario delegato per l’emergenza Covid in Sicilia può spiegare quanti dei reparti e degli spazi previsti e già finanziati, sono stati realizzati e sono dunque in funzione?”. Lo ha detto Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD, intervenendo questa mattina nel corso della riunione della commissione Sanità dell’Ars.
“Nonostante le rassicurazioni di facciata dell’assessore Razza – ha aggiunto – appare evidente che nella gestione dell’emergenza Covid in Sicilia il governo regionale sia del tutto assente ed incapace. Il boom di contagi tra natale e capodanno era annunciato, eppure non si è provveduto ad adeguare il numero dei posti letto Covid sulla base delle previsioni di ricoveri. Il tracciamento appare del tutto saltato, e ci sono enormi differenza tra i dati delle Asp e quelli raccolti dai comuni al punto che sorge il dubbio che i dati ‘ufficiali’ comunicati dal governo non siano veritieri”.
“Insomma – ha proseguito Cracolici – manca l’organizzazione a tutti i livelli, si sta offrendo lo spettacolo di una regione in stato di guerra con gli ospedali da campo. In molti casi a mettere una pezza ci pensano gli operatori con le loro iniziative o i cittadini che, mossi dal buonsenso, si adoperano con isolamenti autonomi mentre molti di loro sono chiusi in casa in attesa di comunicazioni, o di poter fare il tampone”.