Energia. Maggio: passo indietro Eni da produzione ‘green’ pregiudica ambiente e occupazione
“Il rischio di disimpegno dell’azienda dal settore della chimica verde, nonostante accordi già sottoscritti che prevedevano sugli impianti Eni siciliani una riconversione produttiva, ma sostenibile dal punto di vista ambientale, con il salvataggio dei posti di lavoro – spiega la parlamentare PD – rischia di compromettere programmi strategici per l’economia della nostra regione e per l’intero sistema energetico nazionale. Gravi, inoltre, sarebbero le ricadute sul piano del rispetto dell’ambiente, che erano state alla base dei tavoli delle trattative. La decisione unilaterale dell’Eni appare incomprensibile – continua – tenuto conto che uno sviluppo unicamente in direzione della ricerca di petrolio e di gas sarebbe l’ennesimo smacco per il nostro territorio regionale, condannato a subire le conseguenze dell’inquinamento, così come accaduto nel corso dei decenni, senza avere l’opportunità della salvaguardia occupazionale, che invece sarebbe garantita da un efficace piano di riconversione dei processi produttivi. E’ necessario – conclude Mariella Maggio – che il Governo regionale si attivi affinché la paventata delocalizzazione delle attività dell’Eni non diventi per la Sicilia l’anticamera della desertificazione industriale”.