Ex Province. Barbagallo: rinvio elezioni è offesa per sindaci e consiglieri di tutta la Sicilia
“Il balletto della maggioranza sulla data del voto per le ex Province è sconcertante: l’unico motivo per il quale hanno deciso di rinviare le elezioni è il mancato accordo sulle liste e sui candidati. Ma si possono tenere in ostaggio gli enti locali di un’intera regione solamente per calcolo di bottega? Proprio il presidente Musumeci, che una Provincia l’ha guidata, dovrebbe pretendere maggiore rispetto per questi organismi istituzionali”. Lo dice Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del PD, a proposito del rinvio al prossimo aprile del voto per gli organismi di Liberi Consorzi di Comuni e Città Metropolitane.
“In questa vicenda il centrosinistra negli anni passati ha avuto le sue responsabilità – aggiunge – ma i ritardi accumulati erano dovuti alla difficoltà nel ridisegnare assetto e competenze degli enti. Adesso è tutto pronto, si potrebbe votare anche domani mattina e invece la maggioranza di governo ha rinviato di un altro anno. È una decisione inaccettabile che offende sindaci e consiglierei comunali di tutta la Sicilia”.
“Oltretutto – conclude Barbagallo – l’Ars ha delle regole, una norma deve essere esaminata e valutata in commissione, prima di arrivare in aula. Qui invece sta passando il principio secondo il quale ad ogni seduta d’aula ci si può presentare con un ‘emendamento volante’ da agganciare alla prima legge che c’è, e con quello si può fare tutto. Ma è possibile spostare elezioni che coinvolgono organismi istituzionali di 390 comuni siciliani con un emendamento scritto in aula e presentato all’ultimo minuto? La Presidenza dell’Ars dovrebbe garantire il rispetto delle procedure parlamentari ed avere massima attenzione quando si legifera su questi temi”.