Immigrazione. Ars approva all’unanimità mozione PD su assistenza a minori migranti non accompagnati
“La sfida che la Sicilia sta affrontando in tema di accoglienza ai migranti è di straordinario impatto e merita un’attenzione particolare da parte dell’Ars come fino a questo momento non è avvenuto. E’ necessario trovare un modo organico per affrontare un problema che non può essere sottovalutato né pesare esclusivamente su un centinaio di Comuni siciliani sempre più in affanno per i problemi di bilancio e su comunità alloggio costrette a chiudere per ritardi ed insufficienti trasferimenti”. Lo ha detto la parlamentare regionale PD Marika Cirone intervenendo in aula per illustrare la mozione sull’assistenza ai “minori stranieri non accompagnati”, approvata dal Parlamento regionale. Cirone è la prima firmataria della mozione, sottoscritta anche dal presidente del gruppo PD, Baldo Gucciardi e dai deputati Giuseppe Lupo, Mario Alloro, Concetta Raia e Antonella Milazzo.
“E’ indispensabile trovare soluzioni immediate anche alla luce del fatto che il fenomeno dell’approdo sulle coste siciliane di immigranti ha assunto negli ultimi tempi dimensioni rilevanti destinate a stabilizzarsi. Dobbiamo essere vicini ai migranti che approdano sulle nostre coste in cerca di un futuro migliore, – ha continuato la parlamentare PD – e dobbiamo in primo luogo dare assistenza ai Comuni impegnati in prima linea nei servizi di accoglienza ed assistenza. Il governo regionale – ha proposto Marika Cirone – avochi a sé, con l’apporto indispensabile del governo nazionale e dell’UE, la partita relativa ai minori stranieri non accompagnati, affidando ai Comuni i compiti di verifica e controllo, istituendo un capitolo di spesa ad hoc e diversificando le questioni relative ai ‘ricoveri dei minori italiani’ dai ‘ricoveri dei minori stranieri non accompagnati’, valutando la possibilità di utilizzare le Ipab siciliane per l’accoglienza, stabilendone contemporaneamente, retta giornaliera e dotazione finanziaria e – conclude – istituendo una cabina di regia regionale che, con il Ministero del Lavoro, raccordi disponibilità e richieste provenienti dalle strutture del territorio”.