Rifiuti. Cracolici: in bolletta costi non dovuti a Rap dai comuni del Palermitano – presentata interrogazione all’Ars

“L’assessore regionale all’Energia intervenga immediatamente su quanto è avvenuto attorno alla discarica di Bellolampo: nonostante la ‘sesta vasca’ sia stata realizzata interamente  con fondi pubblici, infatti, la Rap (Risorse Ambiente Palermo) ha percepito dai comuni del Palermitano che conferiscono in discarica, una quota di circa 23 euro/tonnellata per ‘ammortamento per la realizzazione vasca VI’. Ma se la vasca è stata realizzata con fondi pubblici, a che titolo Rap incassa una quota per ‘ammortamento’ di un investimento che non ha fatto?”. Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD, che ha presentato una interrogazione all’assessore regionale all’Energia.

 

“Oltretutto c’è un’altra palese incongruenza che salta agli occhi – aggiunge Cracolici – e che paradossalmente penalizza diverse amministrazioni del Palermitano che raggiungono una alta quota di raccolta differenziata. Il comune di Carini ad esempio effettua la differenziata per il 50%, con costi di raccolta superiori a quelli di Palermo che ha raggiunto una soglia pari a circa il 15%. La quota residuale dei rifiuti di Carini viene consegnata ad Ecoambiente, ditta affidataria che si occupa del trattamento dei rifiuti per conto di Rap, ma dal momento che la discarica di Bellolampo è quasi totalmente ‘intasata’ dai rifiuti provenienti dalla città di Palermo, Ecoambiente dirotta i rifiuti provenienti da altri comuni in discariche distanti centinaia di chilometri, con costi aggiuntivi per le amministrazioni e dunque per i cittadini”.

 

“Tornando all’esempio di Carini – prosegue Cracolici – possiamo dire che l’amministrazione paga ‘tre volte’: la prima per i costi maggiori necessari per effettuare la raccolta differenziata; la seconda per i costi maggiori per il trasferimento in altre discariche perché Bellolampo è piena di indifferenziati provenienti da Palermo; la terza per il costo del contributo di ‘ammortamento’ per la sesta vasca. È una situazione inaccettabile e paradossale che riguarda numerosi comuni del Palermitano e che configura, a nostro parere, anche introiti non dovuti da parte di Rap”.

 

“Attendiamo di conoscere dall’assessore all’Energia – conclude Cracolici – quali azioni intende intraprendere per consentire la restituzione ai comuni interessati, e quindi alla collettività, della quota di tariffa maggiorata dagli oneri dell’ammortamento che non erano dovuti”.