Sicilia, Coronavirus. De Domenico: la ‘Fase 2’? Lidi e stabilimenti balneari hanno bisogno di tempo per manutenzione e preparazione

“La ‘Fase 2’ permetterà, se pure in modo graduale, una ripartenza della attività produttive, commerciali ed imprenditoriali. Ma ci sono realtà che più delle altre hanno l’assoluta necessità di sapere con adeguato anticipo quando potranno riaprire: mi riferisco ad esempio al settore dei lidi e degli stabilimenti balneari che in Sicilia rappresenta uno dei ‘motori’ dell’economia nella stagione estiva”. Lo ha detto il parlamentare regionale del PD Franco De Domenico, intervenendo in aula nel coro della seduta di oggi all’Ars.

 

“La stagione, anche se in ritardo e con le dovute precauzioni sanitarie, dovrebbe partire – ha detto De Domenico – ma sulla base di quali presupposti? Gli imprenditori ed i lavoratori hanno il diritto di sapere, ed il governo regionale ha il dovere di comunicare con un atto formale così come hanno fatto i governatori di Liguria, Abruzzo. Emilia Romagna, Veneto e Marche, se e quando anche in Sicilia sarà possibile ripartire”.

 

“Gli imprenditori del settore – ha aggiunto – devono sapere se e quando potranno effettuare i lavori di preparazione e manutenzione nei loro stabilimenti in vista della prossima stagione balneare, utilizzando la procedura prevista al comma 12 dell’art. 2 del DPCM del 10 aprile 2020”.

 

“Bisogna inoltre azzerare o quantomeno ridurre al minimo i ‘cavilli burocratici’ relativi alle autorizzazioni per l’utilizzo di mezzi meccanici sull’arenile, ed attivare interventi per abbattere o ridurre il costo del canone di concessione, che è cosa ben diversa dalla ‘sospensione’ del pagamento ordinario. Si deve inoltre pensare a formule in grado di incentivare le presenze turistiche, per esempio grazie a voucher consegnati attraverso agenzie di viaggio o altri operatori accreditati, da spendere in stabilimenti e strutture ricettive da distribuire alle famiglie siciliane o, se saranno possibili gli spostamenti anche a famiglie di altre regioni”.

 

“Insomma – ha concluso De Domenico – è necessario continuare ad avere la massima attenzione alla ‘Fase 1’ nella quale ancora ci troviamo, ma dobbiamo già pensare alle misure che serviranno per sostenere concretamente la ripartenza”.