Sicilia. Interrogazione PD: Musumeci revochi i 287 incarichi assegnati “irregolarmente” per l’emergenza Covid
“Il presidente della Regione Nello Musumeci nella qualità di ‘soggetto attuatore degli interventi per l’emergenza Covid’ ha assegnato ‘irregolarmente’, tramite l’ingegnere Tuccio D’Urso che ha nominato quale suo delegato, un totale di ben 287 incarichi diretti e fiduciari a liberi professionisti e società, per il ‘potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliere in Sicilia’. Per procedere ad affidamenti diretti senza evidenza pubblica ciascun incarico non dovrebbe superare il tetto di 75 mila euro, ma in realtà nei diversi incarichi non è preventivamente definito l’importo relativo alla consulenza. Ci troviamo dunque di fronte ad una palese violazione delle procedure vigenti in materia di affidamenti diretti di incarichi professionali. Il soggetto incaricato potrebbe oltretutto avviare un contenzioso nel caso in cui, in fase di calcolo e di liquidazione della parcella, la stessa risulti superiore all’importo previsto di 75 mila euro. Chiediamo dunque al presidente della Regione, nella qualità di Commissario per l’emergenza Covid e soggetto attuatore, di procedere alla revoca di tutti gli affidamenti e disporre i conseguenti provvedimenti a tutela dell’erario pubblico”. Lo dicono, in una interrogazione urgente rivolta al presidente della Regione Nello Musumeci, i parlamentari regionali del gruppo PD Antonello Cracolici (primo firmatario, componente della commissione Sanità), Nello Dipasquale, Giuseppe Lupo (capogruppo), Anthony Barbagallo (segretario regionale), Giuseppe Arancio, Michele Catanzaro e Baldo Gucciardi.
I dati relativi al numero di incarichi assegnati ed alle normative utilizzate per l’affidamento degli stessi, come si legge nell’interrogazione, sono stati verificati attraverso il sito www.potenziamentoreteospedaliera.sicilia.it dal quale risulta che gli incarichi diretti e fiduciari sono così distribuiti:
- 56 incarichi per progettazione definitiva
- 62 incarichi per direzione dei lavori
- 64 incarichi per coordinatore sicurezza
- 92 incarichi per collaudo
- 13 incarichi per indagini geologiche
Di seguito, il testo integrale dell’interrogazione
Chiarimenti sugli affidamenti degli incarichi professionali per gli interventi per l’emergenza Covid 19.
Al Presidente della Regione Siciliana.
Premesso che:
il soggetto attuatore degli interventi per l’emergenza Covid 19 ai sensi dell’art. 157 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. e ai sensi di quanto disposto dal D.L. 76/2020 convertito nella legge 11/9/2020 n.120 art.1 comma 2 lettera A, ha affidato incarichi a liberi professionisti o a società di professionisti per il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana con il sistema dell’affidamento fiduciario.
Verificato che:
ad oggi, dati sito www.potenziamentoreteospedaliera.sicilia.it, con tale sistema, per i vari PP.OO. della nostra Regione, sono stati affidati incarichi, per un totale di affidamenti diretti e fiduciari a 287 liberi professionisti o società di professionisti, così distribuiti:
- 56 incarichi per progettazione definitiva;
- 62 incarichi per direzione dei lavori;
- 64 incarichi per coordinatore sicurezza;
- 92 incarichi per collaudo,
- 13 incarichi per indagini geologiche.
Evidenziato che:
ciascuno dei professionisti incaricati ha sottoscritto una nota di incarico/disciplinare che così riporta:
“Il corrispettivo (compensi e spese ed oneri accessori) per le prestazioni e/o i servizi di cui sopra sono determinati in base al D.M. 17 giugno 2016 e con una riduzione del 15% dell’importo determinato in base al D.M. citato. Qualora il corrispettivo così calcolato ecceda il limite previsto della lettera a) comma 2 dell’art. 1 della L. 120/2020, le SS.LL. si impegnano ad applicare una riduzione in percentuale crescente sino alla soddisfazione della condizione sopra posta.”
Tenuto conto che:
il Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020, così come convertito nella Legge 11 settembre 2020 n. 120, prevede la possibilità dell’affidamento diretto a liberi professionisti per i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione per un importo della parcella professionale o corrispettivo professionale inferiore a 75.000,00 euro.
Segnalato che:
molti degli incarichi che sono stati affidati presentano un corrispettivo professionale potenzialmente superiore a 75.000,00 euro.
Visto che:
il soggetto incaricato può disporre eventuale contenzioso nei confronti del Soggetto Attuatore nel caso in cui, in fase di calcolo e di liquidazione della parcella, la stessa sia superiore all’importo previsto di 75.000,00 euro poiché la clausola su evidenziata potrà essere eccepita come clausola nulla;
Valutato che:
il sistema applicato appare in netto contrasto con tutte le Determinazioni, Delibere e Pareri emanati dall’AVCP prima e dall’ANAC dopo, nel metodo da applicare per il calcolo del corrispettivo professionale da porre a base dell’affidamento. L’Autorità ha infatti più volte ribadito il divieto di una generica indicazione del corrispettivo professionale.
“Le stazioni appaltanti, nella fissazione dell’importo a base di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria, non possono limitarsi ad una generica e sintetica indicazione del corrispettivo, ma devono indicare con accuratezza ed analiticità i singoli elementi che compongono la prestazione e dare conto del percorso motivazionale seguito per la determinazione del suo valore”.
(cfr. Parere ANAC n. 52 del 10/4/2013 ma anche Delibera n. 49 del 3/5/2012 e Delibera n. 566 dell’1/7/2020)
Tale divieto dell’Autorità è derivante dal garantire l’esatto importo della prestazione professionale da calcolare a cura della Stazione Appaltante al fine di garantire anche la qualità della stessa prestazione.
Ma anche perché l’importo calcolato esattamente sull’importo dei lavori da eseguire, consente di identificare esattamente il sistema di affidamento da applicare per la scelta del professionista.
Sopra la soglia dei 75.000,00 euro del corrispettivo professionale, la normativa vigente impone una procedura di gara con almeno cinque partecipanti invitati. In tal caso, sul corrispettivo professionale, ogni partecipante applica il proprio ribasso percentuale dimostrando al contempo gli ulteriori requisiti richiesti dalla specifica prestazione.
Pertanto, per il sistema applicato dal Soggetto Attuatore, potrebbe succedere che sull’importo effettivo della prestazione con una procedura di gara con almeno i cinque partecipanti, qualcuno di questi possa offrire un ribasso percentuale che porti l’intero costo della prestazione sotto i 75.000,00 euro e comunque superiore al 15% di ribasso unilateralmente stabilito dal soggetto attuatore.
Per tutto ciò considerato, a parere dello scrivente, tale modalità di affidamento degli incarichi professionali per il potenziamento e la riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana per l’emergenza Covid 19, risulta in contrasto con le procedure vigenti in materia di affidamenti diretti.
Per sapere:
se il Presidente della Regione Siciliana, nella qualità di Commissario per l’emergenza Covid 19 e soggetto attuatore, valutati gli atti di illegittimità dagli interroganti denunciati, intende procedere alla revoca degli affidamenti e disporre i conseguenti provvedimenti a tutela dell’erario pubblico.
(Interrogazione urgente con risposta scritta)
Cracolici
Dipasquale
Lupo
Barbagallo
Arancio
Gucciardi
Catanzaro