Sicilia. Lupo: da un governo poco credibile, una manovra che colpisce le fasce più deboli
“Il governo Musumeci non è credibile perché non rispetta le leggi approvavate dall’Ars e ne chiede l’abrogazione o il definanziamento sei mesi dopo l’approvazione”. Il capogruppo PD Giuseppe Lupo, ha commentato in questo modo il disegno di legge di variazione di bilancio in discussione all’Ars con riferimento alla mancata ripartizione dei fondi ai Comuni che hanno raggiunto il sessantacinque per cento di raccolta differenziata, all’abrogazione dell’intervento a sostegno delle consulte giovanili ed alla sottrazione di risorse al reddito di inclusione sociale.
“Esprimiamo il nostro giudizio totalmente negativo – aggiunge Lupo – ad un provvedimento iniquo che nasconde tra le sue pieghe l’ennesimo finanziamento da Tabella H, e colpisce le fasce più deboli. Stiamo discutendo una manovra di 50 milioni di euro, 46 dei quali prevedono tagli che intervengono in maniera indiscriminata e priva di logica sui capitoli destinati al sociale, ai giovani, alla legalità, ed agli enti locali, una manovra priva di equità che non tiene in alcun conto la richieste dei sindaci dei Comuni in dissesto e pre-dissesto di creare un fondo che consenta loro di prestare i servizi essenziali ai cittadini, definanzia il reddito di inclusione per le fasce più deboli della popolazione, taglia il fondo per i progetti individuali per i disabili, abolisce il finanziamento per le consulte giovanili, dirotta altrove le somme, che il Governo non è stato capace di spendere, ad esempio per l’attivazione dei Tribunali di Mistretta, Nicosia e Modica, riduce notevolmente le risorse destinate alle Ipab per il pagamento degli stipendi, taglia addirittura i fondi per i farmaci innovativi. Tutto questo è inaccettabile e privo di qualunque giustificazione. Ci opporremo fermamente – continua – all’azione di un governo che smentisce se stesso, come quando dichiara, come fatto fino a ieri in commissione bilancio, di non poter ripartire le somme destinate ai Comuni che superano la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata perché non è ancora in possesso dei dati percentuali dei singoli Comuni, mentre il presidente della Regione, che ha preferito disertare l’Aula riunita per discutere un provvedimento importante, dichiara oggi in conferenza stampa che in Sicilia la differenziata nel 2017 ha raggiunto il 22,7 per cento. A distanza di un anno il governo Musumeci si conferma un governo conservatore e immobile”.