Sicilia. Panarello: da due anni fermi 47 mln di fondi UE per giovani siciliani – interrogazione all’assessore Scilabra
“Da circa due anni ben 47 milioni di euro di fondi comunitari relativi alla sovvenzione globale ‘Sicilia Futuro’ sono inutilizzati: si tratta di somme destinate a sostenere l’ingresso di giovani ricercatori nel sistema universitario e della ricerca siciliano, ma oggi il rischio di definanziamento è concreto”. La denuncia è di Filippo Panarello, parlamentare regionale del PD e componente della commissione Formazione e Lavoro all’Ars, che ha presentato una interrogazione all’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra.
“E’ una situazione intollerabile – aggiunge Panarello – che contraddice il conclamato impegno ad utilizzare i fondi comunitari e penalizza il mondo dell’università e della ricerca, fondamentale per promuovere politiche di sviluppo. Mi chiedo cosa abbia determinato un ritardo così ampio e come mai l’assessorato alla Formazione non abbia fino ad oggi provveduto a superare gli eventuali ostacoli, dal momento che una somma così rilevante potrebbe essere utile a dare risposte alle legittime aspettative di Enti e di migliaia di giovani. Ci aspettiamo dunque dall’assessorato, e più in generale dalla Regione, la reale volontà e la capacità di utilizzare efficacemente i fondi comunitari”.
Nell’interrogazione si indicano i fondi “bloccati”:
gli investimenti previsti riguardavano il finanziamento di Borse di ricerca applicata misura n.1(M1), contributi per il rientro in Sicilia di ricercatori(M2), l’inserimento di dottorandi e dottori di ricerca (M3), finanziamento di borse di studio per l’alta formazione, stage e/o tirocini presso imprese, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e agenzie di sviluppo (M5), finanziamenti di Borse di studio e ricerca in Sicilia per giovani laureati e dottori di ricerca di nazionalità straniera(M6);
la misura n. 4 che finanzia master di prestigio all’estero banditi nel 2012 è stata sospesa;
la preoccupazione è aggravata dall’assenza di notizie sul bando finanziato con l’avviso 1/2012 (circa 8 milioni ), pubblicato nel febbraio 2012 finalizzato a rafforzare l’occupabilità nel sistema della ricerca e sviluppo (R&S) ed a stimolare la nascita di spin-of di ricerca in Sicilia;
anche nel bando finanziato con l’avviso 4/2011 “beni in comune” (3 milioni) e pubblicato nel marzo 2011 non si hanno notizie;
il predetto bando era finalizzato alla formazione ed all’accompagnamento del personale Enti Territoriali siciliani (Comuni, Provincie, Regione) in materia di gestione dei beni confiscati, materia di scottante attualità.
Nell’interrogazione, inoltre, si rileva che:
- i predetti ritardi mettono a rischio la possibilità di utilizzare i fondi entro le scadenze previste dall’Unione Europea e comunque segnalano perduranti difficoltà nella tempestiva utilizzazione dei fondi comunitari;
- la mancata realizzazione dei predetti interventi, nei tempi previsti, alimenta l’opinione di una perdurante incapacità della Sicilia di spendere tempestivamente ed efficacemente le risorse anche in settori dove sono forti la domanda, come nel campo della promozione e dell’impiego dei giovani ricercatori;
- l’inaccettabile situazione descritta contraddice platealmente l’obbiettivo di creare nuova occupazione tra i giovani e di sostenere la ricerca strumento essenziale per promuovere lo sviluppo.
Panarello chiede dunque di conoscere “quali impedimenti hanno determinato ritardi così gravi nell’attivazione delle risorse previste da “Sicilia Futuro” e dagli altri avvisi sopra richiamati” e di “procedere urgentemente alla definizione di tutti gli atti utili a realizzare gli interventi previsti al fine di evitare il rischio di perdere il finanziamento”.