Termini Imerese, interpellanza PD. Lupo: quali iniziative del governo regionale per rilancio area industriale e tutela lavoratori?
“Circolano notizie sempre più dettagliate sull’ipotesi di rilancio industriale ed occupazionale del polo di Termini Imerese: quali sono le valutazioni del governo regionale? Quali azioni si stanno valutando in merito alle garanzie occupazionali dei lavoratori ex Blutec? Quali progetti o iniziative sono state assunte dal governo regionale in merito all’area industriale di Termini Imerese con preciso riferimento alla destinazione degli investimenti previsti con le quote parte del POC e dell’FSC?”. Lo chiede il capogruppo del PD all’Ars Giuseppe Lupo che ha presentato una interpellanza rivolta al presidente della Regione ed all’assessore per le Attività produttive in merito al progetto di riconversione del polo industriale ex Fiat di Termini Imerese presentato dal Consorzio Smart City Group.
DI SEGUITO IL TESTO DELL’INTERPELLANZA PRESENTATA ALL’ARS
– Al Presidente della Regione e all’Assessore per le attività produttive
– Notizie circa il progetto di riconversione del polo industriale ex Fiat di Termini Imerese presentato dal Consorzio Smart City Group.
Premesso che:
da organi di stampa si apprende di un progetto riguardante l’ex stabilimento Fiat, oggi Blutec in amministrazione straordinaria;
vi sarebbe un ipotesi di trasferimento dell’impianto e dei lavoratori ad una newco controllata dai creditori pubblici nell’ambito di un accordo concordatario sui debiti che l’azienda ha nei confronti dello Stato;
la newco, come riportato dal Sole 24 Ore, affitterebbe, in una fase successiva, l’impianto acquisito alle aziende che si occuperanno della riconversione industriale con la possibilità di ricollocare in questo quadro parte del bacino dei 635 lavoratori ex Blutec, ad oggi in cassa integrazione sino a giugno;
Rilevato che:
il Ministero dello sviluppo economico, il 5 febbraio, dovrebbe pronunciarsi in merito al progetto del Consorzio Smart City Group che punterebbe al rilancio dell’area di crisi investendo su energie rinnovabili, riciclo dei materiali, mobilità sostenibile e intelligenza artificiale, secondo una idea di distretto industriale Smart Utility;
l’investimento ipotizzato sul distretto termitano di economia circolare sarebbe in una prima fase di 144 milioni e destinato ad assorbire 446 lavoratori ex blutec e ad assumere altro personale specializzato sino al raggiungimento previsto di oltre 600 unità lavorative e un totale di investimenti che raggiungerebbe oltre 250 milioni di euro;
sempre sulla stampa si legge di un incontro tenutosi tra i vertici del Consorzio e assessori regionali in merito all’ipotesi di progetto sin qui sinteticamente riportato e sul quale.
Sottolineato che:
sull’area di Termini Imerese sono state previste risorse a valere sul Piano Operativo Complementare (POC 2014/2020) e sul Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC 2014/2020);
il dispiegarsi di queste risorse deve necessariamente incrociarsi con ipotesi di investimento sull’area di soggetti in grado di rilanciare il futuro industriale di Termini Imerese che dalla chiusura della Fiat ha gradualmente vissuto un depauperamento sino al suo definitivo collasso.
Per sapere:
se non ritengano necessario fornire notizie e dettagliati chiarimenti circa l’ipotesi di progetto sopra riportato e quali sono le valutazioni che il Governo regionale ha sviluppato circa il concretizzarsi di questa ipotesi nell’ottica di un rilancio del polo industriale di Termini Imerese e soprattutto per le garanzie occupazionali dei lavoratori ex blutec;
se e quali progetti e iniziative sono state assunte dal Governo in merito all’area industriale di Termini Imerese con preciso riferimento alla destinazione degli investimenti previsti con le quote parte del POC e dell’FSC.